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SportTrascrizione
00:00cari amici di Bike Channel benvenuti a questa nuova puntata di
00:29Mondotriatron. Io sono Dario D'Addonardone e quest'oggi con noi abbiamo il grande
00:34piacere di avere Giorgia Piarone. Ciao Giorgia come stai? Ciao Dario bene
00:38grazie. Che bella averti qui davvero. Grazie per l'opportunità di essere qui. E' davvero un
00:42gran piacere perché Giorgia è un punto di riferimento del nostro mondo, del
00:46mondo del triatron, da tantissimi anni e nonostante sia ancora giovane e pronta
00:50a vivere tantissime altre esperienze nel mondo del triatron. Prima nelle distanze
00:54corte poi adesso nelle distanze più lunghe lo racconteremo ma Giorgia come
00:58al solito noi vogliamo cominciare chiedendoti. Giorgina bimba come ha
01:03cominciato? Quale sport ha cominciato a fare nella sua vita? Allora io ho iniziato
01:07con il tennis, è stato il mio primo amore e anzi l'unico vero sport che ho
01:13praticato oltre al triatron. In realtà ogni giorno dico a mia mamma perché
01:20non mi hai portato a nuotare da piccola? Perché pago le conseguenze fino ad ora
01:25però niente sono fatto solo tennis e mi piaceva tantissimo ho fatto fino agli
01:30anni diciamo delle medie poi quando ho iniziato il liceo avevo un po' di
01:34problemi scogliosi e anche il gruppo si era un po' disfatto nel tennis e quindi
01:39devo cambiare sport e avrei tanto voluto giocare a calcio però non c'era la
01:45squadra femminile dove vivo io quindi sarebbe stato un viaggio troppo lungo
01:49per andare a Alessandria o a Genova e quindi nella squadra di acquiterme di
01:56triatron cosa che non sapevo neanche cosa fosse e per me era ogni giorno uno
02:02sport diverso un giorno si corre, un giorno si nuota, un giorno si va in bici, un giorno si fa palestra
02:07Quindi sei incappata nel maestro? Esatto, il maestro Ezio Rossero
02:14che mi ha portato a questo sport ignara di tutto, completamente
02:20ignara di tutto e però devo dire che mi sono appassionata veramente velocemente
02:26a questo sport che ti prende come nessun altro sport sa fare
02:30Ma quanti anni avevi più o meno? Avevo 13 anni
02:33Quindi diciamo che adesso ultimamente è normale vedere i giovani triatleti che
02:38cominciano sin da piccoli invece quando eravamo noi, quando ero io
02:42giovane assolutamente no ma anche quando tu eri più piccolo insomma non
02:45era così normale vedere dei bambini così piccoli della tua età già fare triatron?
02:49No assolutamente anzi quando mi chiedevano che sport facessi
02:53nessuno sapeva cosa era il triatlon e dovevo spiegarlo però sì in effetti
03:00devo dire di essere stata fortunata perché non era semplice trovare una
03:05squadra di triatron nella propria città anzi magari tanti facevano nuoto
03:10atletica e ciclismo tutto diciamo in separate sedi e poi avevano magari la
03:19squadra di triatron con cui gareggiavano invece per noi era proprio un tutt'uno e
03:22avevamo una una sede di allenamento dove era già impostato tutto sul triatron
03:28Però spiegaci perché sei passata dal tennis volevi fare calcio e poi è
03:32endurance praticamente poi vabbè la ragazzina è una cosa un po' diversa ma
03:36come ti ho detto non sapevo cosa stavo andando incontro in realtà io mi divertivo
03:42mi divertivo mi sono divertita subito tantissimo a far triatron perché appunto
03:47io amo lo sport amo tutti gli sport e per me era era un model per stare
03:53all'aria aperta tutti i giorni a fare qualcosa di diverso quindi per me era
03:58quello che mi piaceva fare e diciamo che da subito il mio scoglio più grande è
04:02stato il nuoto perché appunto avendo iniziato a 13 anni non sapevo nuotare
04:06prima quindi ho iniziato tardi tra virgolette per quanto riguarda il nuoto
04:10invece ero molto portata nella corsa e quindi le prime gare di duotron ho
04:17subito avuto buoni risultati e essendo una sono molto competitiva e molto mi
04:23piace gareggiare e quindi per me è stato da lì un trampolino di lancio perché da
04:31lì quando ho capito che mi piaceva fare duotro mi piaceva gareggiare mi piaceva
04:35e sono stata poi da lì convocata ai primi ritiri della nazionale ho capito
04:40che era quello che volevo fare volevo migliorare sempre di più quindi ero mia
04:44mamma per punirmi non mi faceva andare all'allenamento quando andavo male a
04:47scuola mi diceva no non puoi andare all'allenamento allora per me era dovevo
04:51andare bene a scuola perché non potevo saltare nessun allenamento e non era
04:56semplicissimo perché io vivo in un paesino a 15 chilometri da acquida è un
05:00paesino molto piccolo quindi mia mamma mi portava alle sette
05:04lasciavo la borsa davanti alla palestra dove ci allenavamo andava a scuola poi a
05:09piedi andavo alla palestra e mi allenavo fino a più o meno alle 5 di pomeriggio
05:14quando mi ripassava a prendere mia mamma e dopo il lavoro quindi per me era tutti
05:19i giorni già già da giovane 3 4 ore di allenamento poi logicamente con un mood
05:25diverso da adesso però mi piaceva proprio allenarmi e stare insieme a miei
05:29compagni in squadra e passare le giornate a fare triathlon insomma ecco
05:33spiegarci un pochettino c'è parlato della competitività quando è che hai
05:36scoperto questo tuo amore per gareggiare per primeggiare per fare bene insomma
05:40nelle gare anche è stato penso il primo al primo campionato italiano di duotron
05:46dove forse il primo no il primo in cui ho vinto che mi ha mi ha diciamo dato mi
05:55ha fatto capire che era c'era veramente quello che mi appagava e gareggiare la
06:00gara contro contro l'uomo è sicuramente stata sempre una per me una grande
06:06passione e adesso si è un po spostata appunto perché facendo i lunghi non è
06:12più una vera gara diretta contro l'uomo è più una gara contro se stessi e anche
06:18questa è una cosa che a me piace molto perché sono molto sempre stata molto
06:24severa con me stessa sicuramente però mi pongo sempre grandi obiettivi
06:30obiettivi molto ambiziosi e quindi faccio veramente di tutto per raggiungerli e
06:35penso che un po nel triathlon il succo sia questo la fatica e prima di tutto ti
06:40deve piacere faticare però poi le soddisfazioni che ti da sono grandi
06:46quindi certo senti un tema che abbiamo di cui abbiamo parlato spesso con i
06:50nostri ospiti è quello del triathlon sì sport individuale ma soprattutto poi
06:56quando si è ragazzi quanto è più bello quanto più sano quanto è più stimolante
06:59farlo insieme poi magari con Ezio Rossi era ancora meglio insomma sì assolutamente
07:03noi ci divertivamo veramente tanto eravamo veramente un bel gruppo e
07:09soprattutto da giovani facevamo anche tantissima mountain bike quindi
07:13c'è andavamo in un campetto proprio un campo chiuso che aveva creato Ezio dei
07:18percorsi all'interno e veramente era puro divertimento infatti sono contenta
07:25di aver fatto i primi anni veramente tra virgolette giocando perché penso sia
07:31importante anche quella parte lì e non iniziare subito con quasi una
07:36impostazione da professionista perché tanti che iniziano così poi si bruciano
07:41un po' gli anni e alla fine smettono prima del dovuto magari non non cresce
07:49piano piano quella passione anche la forma fisica perché la forma fisica
07:53deve crescere negli anni non deve essere non deve essere immediata da giovani per
08:00cui sono sono veramente grata e contenta del mio inizio al triathlon a Ezio al
08:06gruppo che abbiamo avuto e perché senza senza di quello non sarei qui adesso
08:11ok allora c'è già parlato di una vittoria nel duotro nel campionato
08:15italiano quali sono stati secondo te i momenti più importanti nella tuo periodo
08:20di gioventù fino ad arrivare poi a fare un salto ulteriore di qualità che ti
08:24hanno fatto capire sì ok allora ci sono posso investirci in questo sport
08:28realmente sicuramente sì il duotro è stata da subito il mio grande amore
08:33perché come ho detto il nuoto per me è stato un po' uno scoglio soprattutto
08:37all'inizio e uscivo sempre ultima dall'acqua da sola staccata da tutti e
08:42quindi però questo non ti impediva comunque di andare avanti di voler
08:46rimontare comunque la voglia assolutamente no infatti cioè io in
08:50tutte le gare giovanili ero uscivo ultima ma rimontavo in bici e poi
08:55riuscivo comunque a far buoni risultati perché correvo forte e sì infatti sono
09:01grata anche di questo nel senso della mia nel mio modo di gareggiare nel senso
09:05che non la mia gara iniziava quasi dopo il nuoto e invece per tanti dopo il
09:11nuoto finisce poi in base alla posizione in cui sono e si accontentano magari di
09:16stare nel gruppo in cui sono invece anche nonostante uscissi ultima o magari anche
09:22dopo che sono un po migliorata non uscivo più ultima ma comunque quando
09:26uscivo dall'acqua per me iniziava iniziava la rincorsa la rincorsa io
09:30rincorrevo fino alla fine della gara e la gara finiva finisce al traguardo come
09:34dico sempre e quindi c'è possibilità per tutti di rimontare c'era anche per me
09:40quindi ci credevo sempre fino alla fine e lo faccio ancora tuttora perché
09:45nonostante sia migliorata negli anni a nuoto è comunque il mio punto debole e
09:49sarà sempre e però lo vivo lo riesco a vivere adesso con un atteggiamento in
09:57cui ok lo so è il mio ostacolo è sicuramente il mio punto debole ma ho due
10:01discipline molto solide e quindi posso posso fare bene e quindi vado in gara
10:06comunque consapevole di quello e mi sono persa... ti voglio fare una domanda va
10:13benissimo in questo racconto che ci stai facendo il primo triatron te lo ricordi
10:17quando è stato come è stato? allora il primo triatron si è stato il triatron di
10:22candia e mi ricordo che mi sono venuto a recuperare con una canoa perché stavo
10:29andando dalla parte sbagliata e quando sono uscita dall'acqua si era
10:35ultimissima staccatissima e avevo fatto penso la bici tra l'altro ancora in
10:40mountain bike la prima gara che ho fatto era stata la prima e l'ultima penso in
10:45mountain bike perché probabilmente non avevo ancora la bici a corsa non l'avevo
10:50ancora comprata non me l'avevano ancora comprata i miei genitori perché non
10:54sapevano se avessi continuato e ho fatto tutta la gara appunto cercando di
11:01rimontare ma comunque penso fosse rimasta ultimissima anche dopo perché
11:06era uscita talmente dietro dal nuoto e mi ricordo che anche la corsa era stata
11:12mi ricordo benissimo una mamma di un mio compagno di squadra che mi aveva
11:18praticamente corso a fianco tutta la frazione di corsa perché perché avevo
11:22anche i crampi al fegato non lo so quindi è stata un po' è stata un po' un
11:26trauma la prima gara in realtà però non so come mi sia piaciuto e ho voluto
11:31continuare e poi ripeto i duet non mi hanno dato tanta forza tanta voglia di
11:38fare perché invece nel duet non andavo bene ero brava e da subito ero una delle
11:42migliori di corsa nonostante non avessi mai corso prima e
11:46quindi grazie a quello sono arrivate anche subito le prime convocazioni
11:50nazionali diciamo che era un po' il caso da
11:53recuperare a nuoto e quindi hanno cercato un po di aiutarmi nel nuoto devo
11:58dire all'inizio la federazione e ecco da lì in poi dai primi raduni
12:05insomma sono entrata un po in un mondo diverso non ero più nel mondo del gioco
12:11ma diventava già e uno sport è uno sport è stato questo passaggio giorgio
12:16per te perché spesso è un po traumatico non per gli atleti soprattutto magari per
12:20chi è ancora non ha capito bene se può ambire a qualcosa d'importante
12:24per me è stato in realtà è stato molto motivante e come ho detto sono molto
12:31ambiziosa quindi già solo la prima convocazione penso non al nazionale a un
12:36raduno del nord ovest del circuito nord ovest mi aveva già quello motivato
12:41molto e c'era contentissimo mi ricordo io ero giovanissimo facevo seconda liceo
12:46credo e da lì in poi insomma ho iniziato a mettermi un po più seriamente in
12:52quello che facevo e nonostante appunto fossero gli anni un po più duri anche a
12:57scuola perché quarta e quinta liceo sono un po gli anni più difficili ma
13:02nonostante ciò io lo volevo fare quindi mi ero mi ero messa in testa che lo
13:07volevo fare bene e quindi mi allenavo tutti i giorni e comunque a quell'etÃ
13:12non è banale e per me la domenica si pedalava il sabato si faceva nuoto e
13:18corsa magari non uscivo non uscivo il sabato sera saltavo già le gite a
13:22scuola che non è comunque scontato ma per me non era un sacrificio perché mi
13:29piaceva davvero quello che facevo e ci credevo tanto e diciamo che poi da lì in
13:35poi finito il liceo è lì che poi si presenta la vera scelta credo e io
13:42all'inizio ho deciso di fare l'università ho deciso di provarci infatti mi sono
13:47trasferita a pavia mi allenato giri da lungo e ho provato a iscrivermi
13:51all'università dove ho fatto due anni quattro esami e diciamo è stato anche
14:00quello parte del mio percorso sono contenta di averlo fatto vissuto ma
14:05ovviamente in quel punto ti rendi conto che se vuoi far bene una cosa e non hai
14:11diciamo le strutture perfette perché in italia anche quello un po un problema a
14:14volte e avere le strutture per allenarsi e per studiare contemporaneamente non è
14:20semplice anzi pochissimi ci sono riusciti e mi faccio più sentite i
14:26complimenti perché perché veramente non è semplice fare l'università e fare
14:32l'atleta professionista e quindi a quel punto ho scelto di fare l'atleta
14:36professionista per me era la cosa che mi appagava di più era la cosa che
14:42sognavo di fare e quindi è stata una scelta abbastanza in realtà abbastanza
14:48semplice ovvio mi piaceva studiare mi piacerebbe ancora farlo chi lo sa
14:52magari lo farò e ho sempre detto se il trietro non è adesso mai più invece
14:58l'università magari tra qualche anno la posso ancora fare quindi mi sono data
15:02una chance e insomma ho iniziato questo percorso che mi ha portato fino ad oggi
15:08ad atleta professionista nel trietro e mi ha portato a viaggiare il mondo a
15:14conoscere atleti di tutto il mondo ad allenarmi con atleti di tutto il mondo
15:18e questo non lo rimpiangerò mai quindi noi da tifosi diciamo per fortuna che
15:24sei data una chance alla nostra Giorgia perché abbiamo vissuto dei momenti
15:27veramente intensissimi ancora tanti ne vogliamo vivere insieme a lei per le
15:31sue imprese se dovessi cercare di riassumere perché sono tante
15:35esperienze che hai vissuto nella prima parte diciamo nella parte del triatron
15:39corto eduatron anche ovviamente quali sono i momenti salienti a me ne vengono
15:44in mente diversi insomma si anche a me infatti in questo momento mi vedo
15:48passare gli anni davanti agli occhi sono tanti infatti già questi anni e però
15:54sono volati sia la parte diciamo delle distanze corte e sì sicuramente in
16:02realtà il risultato migliore che ho avuto nel duotron l'ho avuto quando
16:06facevo già le distanze lunghe quindi è strano ma ho vinto un sacco di campionati
16:10italiani ho vinto campionato europeo junior under 23 e però il campionato
16:16europeo assoluto l'ho vinto due anni fa a Bilbao e grazie a Andrea Compagnoni che
16:21riesce comunque ancora ad oggi a farmi a farmi amare il duotron e fare il duotron
16:27perché non è semplice inserire comunque gare extra nella stagione di triatron
16:32lungo e però le sono grata perché alla fine sono sono sempre gare che che mi
16:39danno mi danno motivazione mi danno mi danno gioia mi danno soddisfazione
16:43quindi sono sempre sono contenta di farle e la parte della della mia carriera
16:50diciamo di distanze corte si è stata è stata è stata bellissima perché ho
16:57potuto ho vissuto un sacco di realtà diverse ho vissuto la i raduni con la
17:01federazione italiana e i vari camp diciamo di training camp ma anche camp
17:07con allenatori come il figlio come paolo sosa in giro per il mondo con
17:13atleti straniere che mi hanno portato a crescere non solo come atleta ma come
17:18persona e è stato un percorso sicuramente di alti e bassi perché ripeto
17:26il triatrono sport è uno sport in evoluzione e cresce sempre di più
17:32livello cresce a livello esorbitale ogni anno e il mio nuoto diciamo è sempre
17:37stato un po un problema soprattutto le distanze corte perché negli anni appunto
17:43il livello è si è alzato tantissimo e per me era sempre più difficile riuscire a
17:47rientrare nelle gare appunto nella frazione in bici e nonostante ciò ho
17:53avuto dei buonissimi risultati ho fatto un quarto posto la coppa del mondo di
17:59tigia varus perso ho perso il podio in volata al
18:03foto finish in realtà neanche in volata quindi però ricordo quella gara comunque
18:08come la mia migliore e insomma ho fatto buoni risultati in coppa del mondo e mi
18:15sono avvicinata alla qualifica olimpica ma poi per vari problemi non ho potuto
18:19diciamo completarla e arrivare fino insomma alla fine e ovvio l'olimpiade è
18:27un po un sogno mancato ma non tutti riescono ad andare come dico io anzi in
18:32pochissimi riescono ad andare alle olimpiadi però mi sono veramente tolta
18:37tantissime soddisfazioni e di questo non ho nessun rimorso quindi penso sia il
18:43risultato migliore che potessi ottenere io ti vorrei chiedere anche di
18:47raccontarci di quella splendida vittoria con samuele con il compo ha portato
18:52molto recente infatti nonostante appunto le gare corte siano tra virgolette nel
18:58passato e due anni fa esatto abbiamo ho vinto il campionato europeo di duotrone
19:04e abbiamo fatto medaglia d'oro al mondiale di oddio di ibiza
19:10mi ricordo santa eulalia e con samuele angelini esatto e in staffetta è stato
19:18esatto è stato penso il miglior risultato di sempre nel duotron italiano
19:22una cosa strepitosa davvero che ci ha emozionato tutti quanti il duotron il
19:30triatron corto in questa fase della tua prima fase della carriera hai
19:34parlato di due grandi allenatori gioia figliola e paolo sosa se dovessi
19:39raccontarci anche di alcuni atleti e punti di riferimento che hai potuto poi
19:42anche conoscere magari per te erano dei miti che poi hai potuto conoscere da
19:46vicino ti ci sei allenata oltre che gareggiato insieme il mio più grande mito da
19:50giovane è sempre stato mario mola e quando sono stata nell'anno in cui mi
19:56sono allenata insieme al gruppo di gioia figliola mi sono allenata con lui andavo
19:59io ero nel suo gruppo di allenamento per me era un sogno che si realizzava era
20:04quasi poi simile anche dal punto di vista delle caratteristiche perché anche
20:08lui è un po deficitario nel nuoto e poi non per niente era il mio idolo
20:12esatto e poi una persona veramente anche conoscendola da vicino umile
20:20veramente buona con tutti una persona eccezionale è un atleta eccezionale è
20:25stato penso un punto di riferimento nel trio e in campo femminile c'era
20:29qualcun'atleta in particolare che ti colpisce anche
20:32tuttora diciamo la katy zafferes per esempio era un atleta che
20:40due anni fa era penso all'apice della sua carriera e la vedevo
20:45esatto la vedevo solo in televisione prima nelle world series per me era
20:52una delle grandi atlete del triathlon e allenarmici insieme è stato è stato
20:58pazzesco è un'atleta che ha una grinta ma soprattutto c'è una
21:06determinazione una precisione nell'allenamento che non avevo mai visto
21:10prima veramente quasi estrema però effettivamente l'ha portata ad essere
21:16dal niente l'ha portata nel triathlon penso a diventare una delle migliori al
21:21mondo e quindi penso che siano caratteristiche invidiabili da cui
21:27prendere spunto tra l'altro adesso si è ritirata quindi un po' come facciamo
21:30quest'anno è stato un po' fino al 2024 è stato un po' traumatico
21:35quest'anno vicky holland katy zaffere insomma tante tra le grandi si sono ritirate
21:42si si infatti spiegaci poi a un certo punto della tua carriera arriva appunto
21:46questo salto in lungo nel lungo si esatto io ho avuto appunto non ho finito la
21:52qualifica olimpica perché ho avuto un problema un problema che avevo in
21:57realtà da anni che ho dovuto risolvere cardiaco quindi era una cosa abbastanza
22:01banale avevo delle tachicardie sovraventicolari di benigne però ho
22:06dovuto fare l'ablazione perché altrimenti non avrei più avuto la
22:09idoneità sportiva e questo mi ha fermato per circa tre mesi e da lì ho vissuto
22:18diciamo un momento di stop lungo è un momento in cui ho veramente pensato a
22:25cosa volessi fare dopo ho bisogno probabilmente anche di motivazioni nuove
22:30perché il percorso comunque olimpico era stato era stato lungo ed era stato con è
22:35sempre molto stressante dal punto di vista di viaggi non sia mai a casa non
22:40sia mai una base ferma e quindi eccola ho avuto tempo per pensare di riflettere
22:48cosa volessi fare e devo dire che erano un po di anni che tanti allenatori mi
22:51dicevano forse dovessi provare a fare distanze lunghe perché sei forte in bici
22:56sei forte di corsa il nuoto è la cosa che conta di meno e quindi ho detto
23:02perché no perché non provarci ora che riparto un po da zero e ho deciso di fare
23:08il mio prima gara lunga il 70.3 di Challenge Davos un 70.3
23:14particolarmente duro esatto sì perché a me piacciono le gare particolarmente
23:19dure esatto e soprattutto perché potevo farla con la bici da strada ancora non
23:24avevo la bici da crono era una gara che si poteva fare con la bici da strada
23:28quindi era una buona occasione per iniziare e ho fatto podio è stato subito
23:34un gran risultato e quindi da lì appunto come ti ho detto mi pongo sempre obiettivi
23:41più alti da lì in poi ho detto va bene forse forse questa potrebbe essere la
23:47mia nuova strada che non è poi così diversa sono solo le gare diverse perché
23:52poi lo stile di vita non cambia gli allenamenti non cambiano più di tanto e
23:56cambia un po di più la struttura nel senso dell'allenamento che ovviamente
24:01sono allenamenti più lunghi richiedono più ore in bici però per quanto riguarda
24:06il resto rimane tutto uguale cambiava il fatto che mi sarei dovuto allenare da
24:10sola e non avevo più avuto un gruppo però non è mai stato un problema per me
24:14perché come ho detto mi piace allenarmi mi piace gareggiare lo faccio non è un
24:21peso per me quindi non ho bisogno di essere motivata da un gruppo ovviamente
24:26è tutto più bello è tutto più leggero in gruppo ma quando c'è la possibilitÃ
24:30di farlo si fa e ma altrimenti l'allenamento lo svolgo nello stesso
24:36modo in cui lo farei in gruppo quindi non è di certo un ostacolo
24:40ascolta facci capire se in qualche maniera anche il tuo essere tennista ti
24:46ha aiutato la mentalità perché nel tennis in un attimo l'aspetto mentale
24:49è davvero importante in un attimo gira la partita devi essere presente esatto
24:53in un Ironman devi essere presente anche se sono tante ore uno non ci pensa ma
24:57sono tanti i pensieri che arrivano in una gara del genere la concentrazione alla
25:02fine infatti sembrano tante ore tutti ti chiedono ma cosa hai pensato in quelle
25:07ore in realtà sei talmente concentrato e sei sempre pronto a fare l'Ironman
25:15appunto è una gara che ti mette davanti a mille imprevisti anche e sei sempre
25:20pronto diciamo alla prossima mossa a cosa devi mangiare cosa devi bere a cosa
25:25devi fare in una certa circostanza quindi il focus è talmente alto che il
25:32tempo passa veloce ovviamente nove ore sono lunghe però la concentrazione è
25:37alta e esattamente come nel tennis devi essere pronto a qualsiasi situazione
25:41sempre sugli attenti pensa chi ne mette 12 o anche di più dico io a parte la
25:47battuta ti ricordi il tuo primo Ironman? sì il primo Ironman penso non si scordi
25:52mai credo non è stata una gara bellissima dal punto di vista scenografico
25:59era l'Ironman Florida mi aspettavo non lo so a corsa a fianco alla spiaggia e
26:06invece è stata una una corsa abbastanza alienante su una stradona tutta dritta
26:12per 10 chilometri due giri 10 chilometri 10 chilometri e esatto quindi a proposito
26:18dell'aspetto mentale di stare sul pezzo esatto e diciamo che è stato veramente
26:25bello mi sono davvero divertita nonostante appunto bici completamente
26:31piatta tutta dritta stavola fatto 5 curve in 180 chilometri quindi è stata
26:36veramente noioso come percorso però per me era proprio una sfida e mi piacciono le sfide
26:42per cui per cui l'ho vissuta l'ho vissuta veramente come ogni momento era una sfida
26:48dovevo arrivare dovevo andare al chilometro successivo e sapevo che al trentesimo
26:54chilometro sarebbe arrivato come dicono tutti il muro del trentesimo e infatti così è stato
27:00e è stata un po' una sofferenza come penso per tutti gli ultimi dieci chilometri della maratona
27:06e però c'è quell'arrivo è indimenticabile se si può dire le differenze più importanti che ci
27:16sono tra un arrivo che è conquistata magari quel quarto posto di Tijuvaros e la vittoria
27:22nel main diciamo diciamo spoileriamo in realtà a livello non cambia poi così tanto se non che
27:32l'Ironman 70.3 che ho vinto è stato il mio penso miglior risultato nelle distanze lunghe
27:42e come ti ho detto essendo un po' una gara contro te stesso è una cosa che fai veramente per per te
27:49e che tu riesci a fare riesce a raggiungere e quindi in quel momento sei veramente appagato
27:56di tutto e sembra che tutti i puntini si mettano in fila invece una gara corta essendo che ne fai
28:04tante essendo sempre molto diretta appunto contro l'uomo ripeto ho perso la volata al
28:10photo finish quindi non ho avuto neanche tempo di pensare in realtà penso che nel momento in
28:16cui sono arrivata non c'è non mi ricordo niente era veramente sei talmente full gas che però
28:24un'emozione diversa un'emozione che forse ti assapori meno nelle distanze corte che passa
28:30tutto più veloce e invece in un Ironman 70.3 è veramente una cosa che ti guadagni talmente
28:37tanto in quelle ore che è una gioia talmente grande che che ti appaga veramente per tanto
28:47tempo non so come spiegare ma sicuramente è bellissimo così è siamo quasi in chiusura
28:52però voglio chiederti non posso non chiederti ovviamente del fatto che condividi la tua vita
28:58da triatleta col tuo compagno di vita futuro sposo spoileriamo con gregory appunto gregory
29:05barnavi com'è allenarsi e vivere insieme condividere 24 ore su 24 quello che è il vostro lavoro la
29:12vostra passione la vostra vita familiare è bellissimo come come si può immaginare la
29:19cosa più bella che mi sia capitata soprattutto rende tutto tutto più facile e fattibile soprattutto
29:28in questi anni di ultimi anni di triathlon perché diciamo che adesso siamo in un'età in cui non è
29:33più un gioco è sicuramente diventato un lavoro è un'età in cui appunto ci sposiamo fare magari
29:40avremo una famiglia chi lo sa e quindi le responsabilità cambiano e il fatto di viaggiare
29:50essere in giro per il mondo quasi tutto l'anno se non fossimo insieme sarebbe sarebbe quasi
29:57impossibile e in più condividere la vita con greg è estremamente facile perché è una persona è
30:06una persona eccezionale una persona che è sempre ti mette sempre a tuo agio che è sempre tranquilla
30:13è molto calma riesce in qualsiasi situazione io non so come faccia perché anche prima del mondiale
30:19di kona era era tranquillo lui lui sa quello che deve fare lo fa con la sua estrema tranquillitÃ
30:27e poi riesce a compiere grandi imprese veramente in silenzio col suo modo di fare e infatti rende
30:36rende veramente tutto più facile anche per me perché invece sono l'opposto sono molto ansiosa
30:41agitata molto emotiva e quindi lui riesce un po a rimettermi a rimettermi in pace devo aggiungere
30:50le persone eccezionali secondo me si attraggono perché anche la cui presente ovviamente lo è
30:55giorgia per chiudere la nostra chiacchierata ti ringrazio per quello che hai voluto condividere
30:59come sempre diciamo avremmo potuto andare avanti ore a raccontare delle bellissime esperienze della
31:04nostra giorgia in giro per il mondo domanda semplice ma non banale che cos'è per te il
31:09triatron in questo momento della tua vita si non è banale il triatron in questo momento è la è la
31:17nostra vita devo dire che non è più solo la mia vita ma è la nostra infatti vivo il triatron
31:25non solo in prima persona ma appunto con il mio compagno di vita che ha compiuto imprese
31:29quest'anno eccezionali e ha vinto la pro series ha fatto sesso all'ironman di kona e non è stato
31:37solo appunto non è stato solo il triatron delle mie gare quest'anno ma è stato una grossa fetta
31:43è stato seguire greg ed è una cosa che è strano perché prima tutto ciò che mi poteva dare il
31:51triatron me lo dovevo prendere da sola e adesso è bello perché lo vivo anche tramite i suoi
31:57risultati e infatti è fantastico perché per me quest'anno non è stato facile a livello sportivo
32:03ho avuto non i risultati che avrei voluto ho avuto un po di problemi e però per me è stato comunque
32:09un anno bellissimo perché l'anno che ha avuto greg lo vivo veramente in prima persona ed è stato è
32:17stato unico insomma chiudere con questo con questa testimonianza d'amore da parte di una
32:22della nostra giorgio aprirone credo che potesse non potesse essere una chiusura migliore grazie
32:27davvero di cuore giorgio di questa chiacchierata finisce qui la nostra puntata purtroppo di mondo
32:32triatron ci vediamo per la prossima sempre su bike channel buon triatron a tutti ciao amici a presto